
Ti svegli la mattina e nella cassetta della posta c’è una lettera di Google: ti invitiamo a un colloquio dopodomani, parleremo in inglese. Te la senti? Victor si è trovato in questa situazione. Victor è un programmatore e uno dei creatori dei primi filtri per le storie di Instagram. Ha raccontato a Skyeng Magazine come funzionano i colloqui con Google, come prepararsi e perché è stata una grande fortuna non superare quell’intervista.
Come ho avuto un colloquio con Google
Ho partecipato a diverse Google Code Jam, concorsi di Google per programmatori. Nel 2010, 2011 e 2012, sono arrivato tra i primi 1000. Gli organizzatori ci hanno mandato delle belle magliette e nel gennaio 2013, HR di Google mi ha scritto chiedendomi dei miei progetti lavorativi e mi ha offerto un colloquio per la posizione di sviluppatore backend junior. Ho detto di sì.
Il colloquio sarebbe stato in inglese, ovviamente. Il mio inglese non era male, ma c’erano solo pochi giorni per prepararsi, quindi ero un po’ nervoso.
Non ero molto bravo a parlare e capire in inglese perché non avevo molta pratica. Ho partecipato attivamente all’ICPC, un concorso internazionale per programmatori. Riuscivo a capire facilmente i quiz in inglese, ma nelle fasi finali, dove sono arrivati partecipanti da diversi paesi, ho comunicato soprattutto con quelli che parlavano italiano/spagnolo.

Come è andato il colloquio con Google
Quanti colloqui ci sono stati?
Ho fatto cinque colloqui. Ogni volta abbiamo parlato al telefono. Ma questo era nel 2013; ora, per quanto ne so, i colloqui si fanno su Google Hangouts.
Il primo colloquio con il responsabile HR: abbiamo parlato dei miei progetti lavorativi e di cosa mi sarebbe piaciuto fare a Google.
Poi tre colloqui tecnici con gli ingegneri di Google, a distanza di due o tre giorni.
Il colloquio finale è stato di nuovo con HR: il responsabile mi ha informato dell’esito e mi ha offerto diverse opzioni di collaborazione.
Quanti colloqui ci sono stati?
Ho fatto cinque colloqui. Ogni volta abbiamo parlato al telefono. Ma questo era nel 2013; ora, per quanto ne so, i colloqui si fanno su Google Hangouts.
Il primo colloquio con il responsabile HR: abbiamo parlato dei miei progetti lavorativi e di cosa mi sarebbe piaciuto fare a Google.
Poi tre colloqui tecnici con gli ingegneri di Google, a distanza di due o tre giorni.
Il colloquio finale è stato di nuovo con HR: il responsabile mi ha informato dell’esito e mi ha offerto diverse opzioni di collaborazione.
Quali compiti ho dovuto risolvere?
C’erano diversi compiti:
1. NP-difficili (tipici, bisogna essere in grado di riconoscere e risolvere algoritmi conosciuti)
2. Compiti di media complessità, per esempio, organizzare una struttura di dati con alcuni requisiti
3. Compiti algoritmici semplici, per esempio, elevare un numero a una potenza
Ho risolto alcuni compiti semplici direttamente durante la chiamata, in Google Docs. Spiegavo a voce quelli più difficili: è importante spiegare il tuo ragionamento durante il colloquio. Non è sempre possibile dare la migliore soluzione velocemente, ma l’intervistatore può valutare il tuo ragionamento.

Qual è stata la parte più difficile?
Comprendere quello che mi dicevano in inglese. Non dovevo solo capire l’inglese, ma anche i diversi accenti. Google impiega ingegneri di diversi paesi: vai a capire cosa dice un irlandese o uno scozzese.
Era anche difficile parlare in modo naturale. Non ero sicuro dei termini, cercavo di tradurre le parole spagnole o italiane in inglese. E poi, al telefono non puoi neanche alleggerire l’imbarazzo con un sorriso.
Come è finita?
Alla fine mi è stato offerto di imparare l’inglese e, per ora, di tenere d’occhio le posizioni disponibili negli uffici di Milano. Non c’erano offerte di lavoro a Milano, non sono mai andato su Google. Ma per me, tutto è finito per il meglio. Inoltre, è stata un’esperienza importante.
Come prepararsi per un colloquio in inglese
Ti manderanno il nome dell’intervistatore: cercalo sui social media, vedi da dove viene e ascolta su Internet persone che parlano con lo stesso accento.
Impara a pronunciare correttamente il nome dell’intervistatore
Ascolta lezioni e podcast sul tuo argomento: aumenta la tua comprensione e impara i termini
Fai esercizio di conversazione con il tuo insegnante Mantieni la calma
Cosa c’è di meglio che essere su Google?
Non mi pento di non aver superato il mio colloquio con Google. Credo di sentirmi meglio nell’ambiente delle startup. Un paio di mesi dopo l’intervista, un investitore mi ha avvicinato con alcuni amici e mi ha offerto di creare una startup. Poi siamo diventati Looksery.
Abbiamo inventato e sviluppato una tecnologia di modifica video in tempo reale. Filtri per le storie, video levigatura della pelle: siamo stati i primi a creare questa tecnologia. Ed è stata una svolta. Invece in Google, devi risolvere problemi noiosi e comuni.
Snapchat ha acquistato Looksery nel 2015 per 150 milioni di dollari. Mi sono trasferito a Los Angeles per un anno e mezzo. Non mi è mai piaciuto molto l’inglese, ma le mie capacità di ascolto e di conversazione sono migliorate notevolmente.
Ho capito che l’inglese è uno strumento, non solo un’area di conoscenza. Se hai questo strumento a disposizione, puoi ottenere di più dall’ambiente che ti circonda.