
10 espressioni tratte dal linguaggio dei bambini piccoli
Con l’inglese i problemi possono venir fuori quando meno te lo aspetti. Che cosa succede se stai facendo da baby-sitter al figlio di una coppia di amici e il bambino chiede un “blankie” e ripete senza sosta “neener-neener”? Abbiamo raccolto per te 10 esempi di parole ed espressioni utili per comunicare con i bambini.
Neener-neener [ˈni:nər ˈni:nər] – pappappero
Se hai visto The Big Bang Theory forse ti ricordi di questa presa in giro infantile usata spesso da Sheldon. In italiano potrebbe tradursi con “pappappero”. Talvolta neener-neener è canticchiato al ritmo della canzone per bambini, “Ring Around the Rosy”.
My Barbie doll is way prettier than yours – neener-neener.
La mia Barbie è molto più bella della tua, pappappero.
Oopsie-daisy [ˈʊpsədeɪzi] – Ops
Se un bambino cade, i genitori usano spesso quest’espressione (oopsie – ops, opplà). E quando prendono in braccio il bambino e lo alzano si dice upsy-daisy (up – su). In effetti, nei film e nelle serie TV oopsie-daisy può essere usato non solo dai bambini ma anche dai personaggi adulti.
I think I’ve just made a mistake. Oopsie-daisy!
Ops, penso di aver appena fatto un errore!
Beddy-byes [ˈbɛdɪbʌɪz] – buona ninna

Questa è un’espressione piuttosto tenera che i bambini usano per comunicare che vogliono andare a letto. La si usa anche per augurare la buonanotte.
Beddy-byes for both of us – I’m worn out.
Buona ninna a tutti e due: sono esausto.
Blankie [ˈblaŋki], snuggies [ˈsnəɡɪz] – coperta di Linus
Questo è un diminutivo della parola “blanket” (coperta). La si usa per identificare un oggetto a cui il bambino è molto attaccato. Snuggies si traduce allo stesso modo ma con una sfumatura in più: è una coperta con le maniche, con cui ci si può abbracciare da soli (snuggle – coccola).
I had that same blankie when I was a baby.
Quando ero piccolo avevo la stessa coperta di Linus.
Tummy [ˈtəmi], belly [bɛli] – pancino
Un simpatico modo infantile di dire “pancia” (nel linguaggio degli adulti stomach o abdomen). In ogni caso questa parola non è usata solo dai bambini. Quindi, nel caso ti prenda la voglia improvvisa di usare tummy o belly in una conversazione, sappi che non rischi di essere preso per un bambino di tre anni.
My tummy hurts.
Mi fa male il pancino.
Yum-yum [yəmyəm], num-num [ˈnʌmˈnʌm] – gnam gnam, slurp

Qui la cosa è abbastanza intuibile: anche in Italia adulti e bambini reagiscono con le parole “gnam gnam” o “slurp” alla vista di qualcosa di appetitoso. I bambini piccoli di lingua inglese dicono yum-yum o num-num davanti a qualsiasi cibo piaccia loro. Quindi, se i tuoi amici ti chiedono di fare da baby-sitter, fatti dire quali sono gli yum-yums preferiti del bambino.
Where are my yum-yums?
Dove sono i miei gnam-gnam?
Icky [ˈɪki], yucky [ˈjəki] – schifoso
Se a un bambino non piace il gusto, il colore, l’odore di qualcosa, molto probabilmente dirà icky o yuck per esprimere quello che prova. Entrambe le parole derivano da espressioni di disgusto o repulsione: icky-boo e yuck.
Daddy only has icky sweets.
Papà ha solo dolci schifosi.
Bow-wow [ˈbouˌwou] – bau bau
Bow-wow equivale a “bau-bau”, cioè il verso del cane. Ed è anche il modo in cui i bambini chiamano i cani. Se provi a pronunciare la parola ad alta voce ti accorgi immediatamente di quanto assomigli all’abbaiare di un cane. Se un bambino indica qualcosa lontano e grida bow-wow, molto probabilmente ha appena visto il carlino del vicino e ne è molto felice.
Santa will bring me a bow-wow this Christmas.
Quest’anno Babbo Natale mi porterà un bau-bau.
Wee-wee [ˈwi ˌwi] – pipì; potty [ˈpɑdi] – vasino

Wee-wee è stato usato per la prima volta nel 1925. All’epoca forse per i genitori era un po’ imbarazzante parlare con i loro bambini degli atti fisiologici e insegnargli a esprimere correttamente i propri bisogni. Invece potty è entrato nell’uso già nel 1850. Più tardi la parola ha assunto anche il significato di “riduttore water per bambini piccoli.”
He needs to go wee-wee. We’ve recently started potty training.
Deve fare la pipì. Abbiamo da poco cominciato ad abituarlo al vasino.
Boo-boo [ˈbubu] – bua
Se un bambino è caduto (cioè si è verificato un oopsie daisy), molto probabilmente si sarà fatto un boo-boo: un graffio, un livido, o un altro leggero disagio fisico. La parola è usata soprattutto dai genitori americani fin dagli anni ’50, per ridimensionare lo spavento del bambino.
My leg! I have a boo-boo!
La gamba! Mi sono fatto la bua!