
Ci sono delle situazioni nella vita quando ci vuole proprio un’imprecazione, però l’ambiente non prevede l’utilizzo di parole troppo forti. Per fortuna nella lingua inglese esistono tanti modi di dire adatti per diverse situazioni. Ecco a te sette espressioni che puoi utilizzare quando non si può dire parolacce.
Damn
[dæm]
Un’imprecazione simile a “dannazione” o “accidenti” nella lingua italiana. Di solito si usa per esprimere delusione o rabbia in maniera non esageratamente volgare: “Damn! I forgot your mom was coming for the weekend” (“Dannazione! Ho dimenticato che tua madre sarebbe venuta per il fine settimana”). A volte però può significare l’approvazione o l’ammirazione, dipende dal contesto.
Damn, girl! Just look at yourself in that dress! His mom will like it!
Accidenti, amica mia! Ma guardati con quel vestito! A sua madre piacerà!
Inoltre, può essere usata come analogo più forte di “very” (molto): “You were damn lucky to be out of town when my mom came to visit” (“Sei stato dannatamente fortunato ad essere fuori città quando mia madre è venuta a trovarmi”).
Freaking
[ˈfriːkɪŋ]
Questa parola è utile quando senti bisogno di “drop an F-bomb”, cioè dire una parolaccia che inizi per la “f”. Ma invece del termine più famoso (e più volgare) si può usare “freaking” che ha tantissimi significati, praticamente puoi metterla dove vuoi: davanti ai verbi, ai sostantivi, agli aggettivi…
You should try his curry. He’s freaking good at cooking!
Dovresti provare il suo curry. È strabravissimo a cucinare!
Le imprecazioni inglesi sono utili da conoscere, ma non per tenere una conversazione sensata non bastano solo quelle. Per imparare altre frasi comuni segui il nostro corso gratuito dell’inglese informale via email. Dopo solo 10 lezioni via mail potrai avviare e tenere una semplice conversazione con gli stranieri.
Jeez
[dʒiːz]
Ecco come si è trasformato “Jesus” nel linguaggio moderno. Al giorno d’oggi è preferibile usare questo termine al posto di “god” e “Jesus” per non offendere persone religiose. Questa esclamazione non è volgare, puoi utilizzarla per esprimere sorpresa o fastidio.
Jeez! Can we please order pizza already? We’ve been looking through the menu for almost an hour!
Oh Gesù! Possiamo finalmente ordinare la pizza? E’ da un’ora che stiamo guardando il menù!
Bloody
[ˈblʌdi]
La traduzione letteraria di questa parola è “sanguinoso”. La usano molto in Gran Bretagna e in Australia, mentre negli Stati Uniti non è popolare. Come imprecazione può sempre sostituire la F-word (parola che inizia con la “f”) per fare qualsiasi frase più espressiva.
I walked 3 miles in the rain and this bloody shop is closed!
Ho camminato per 3 miglia sotto la pioggia e questo dannato negozio è chiuso!
Se vuoi rafforzare ancora di più, aggiungi “bloody hell”: “And the Uber home costs an arm and a leg. Bloody hell!” (“E l’Uber fino a casa costa una fortuna! Maledizione!”)
Un fatto curioso. I personaggi dei film e delle serie TV americane non si fanno troppi problemi nell’usare parolacce, mentre nella vita reale gli americani sono molto più attenti a non essere volgari rispetto agli inglesi. Per esempio, molte persone negli Stati Uniti sono rimaste profondamente scioccate quando il presidente Barack Obama ha utilizzato la parola “ass” (culo) in uno dei suoi discorsi.
Crap
[kræp]
Un sostituto della parola “sh*t”. Basta metter crap al posto di sh*t in qualsiasi frase e avrà lo stesso significato, ma non suonerà in maniera volgare. Puoi usarlo per descrivere tutto quello che non ti piace e anche le informazioni che non ti sembrano veritiere.
If you touch my headphones once again, I’ll beat the crap out of you.
Se tocchi di nuovo le mie cuffie, ti picchierò a morte.Cut the crap! I don’t need your headphones, they’re total crap.
Basta con queste stupidate! Non mi servono le tue cuffie, fanno schifo.
Bull
[bʊl]
In questo caso senza pensarci troppo hanno semplicemente accorciato una parolaccia già esistente. Bullsh*t — bull. Coma si fa a distinguere questo termine dal bull – toro? In base al contesto: se non sei al rodeo non dovresti avere problemi.
Il significato è uguale alla parola precedente, tutte quello che può essere definito come “stupidata”, “schifezza” ecc.
You can’t treat flu with cow urine. But if you want to believe all that bull, it’s up to you.
Non puoi curare l’influenza con l’urina di mucca. Ma se vuoi credere a questa cavolata, dipende da te.
Bugger
[ˈbʌɡə]
Un’altra parolaccia “gentile” dall’inglese britannico. E’ abbastanza versatile: riferito ad una persona può essere sia scherzoso che offensivo.
The bugger has given me the ticket for the wrong date! I was supposed to leave today.
Il bastardo mi ha dato il biglietto per la data sbagliata! Avrei dovuto partire oggi.
Può anche trasformarsi in esclamazione per essere usato al posto di damn: “Oh bugger! I’ve missed my train” (“Accidenti! Ho perso il treno”).
Negli USA invece questa parola non è considerata un’imprecazione, la usano per parlare dei bambini piccoli.
A proposito dei bambini. Le sette parole menzionate in questo articolo non sono volgari, ma comunque non sono da usare davanti ai bambini piccoli. Ecco perché di solito i genitori per esprimere le proprie emozioni inventano delle parolacce finte La regola delle parolacce finte è questa: deve iniziare dalle stesse due lettere come quella vera oppure fare rima. Ecco alcuni esempi:
- Son of a biscuit eater! (letteralmente: “figlio del mangiatore di biscotti”) = Son of a b! #ch!
- What the fudge?! (letteralmente: “caramella fondente”) = What the f@*k?
- Shitaki mushrooms (letteralmente: “funghi shitaki”) = Sh*t!
- I don’t give a flying duck (letteralmente: “anatra volante”) = I don’t give a f@*k!