
Liberiamoci tutti dallo stereotipo che ci porta a ricordare Daniel Radcliffe come un bel ragazzino con un bel sorriso stampato sul viso. Sicuramente la sua interpretazione del primo Harry Potter ci porta a ricordarlo cosi, ma il ragazzo e’ cresciuto. E si e’ scoperto che in lui si nascondeva un grande talento, unito ad intelligenza e ad una preparazione artistica. Ecco cosa guardare se volete vedere un eroe famoso sotto una nuova luce.
“Appunti di un giovane medico”
Nel corso di In varie interviste, Daniel Radcliffe ha dichiarato più volte la sua passione per i libri di Michail Bulgakov e anche di aver visitato la casa-museo dello scrittore ubicata nella città di Mosca. Quindi non è stata una cosa inaspettata vederlo apparire in una serie TV britannica, basata sull’opera dello scrittore russo. Gli “Appunti di un giovane medico” hanno come protagonista un neolaureato in medicina, messo a capo di un piccolo ospedale di campagna nell’entroterra russo. Ci sono tante situazioni comiche, un po’ di umorismo nero e ben due protagonisti: il giovane medico (Daniel Radcliffe) e lo stesso personaggio da adulto (Jon Hamm). L’ironia aiuta a superare la depressione tipica russa che ovviamente si fa sentire quando fuori dall’ospedale a causa delle forti nevicate che durano per gioni vige la desolazione più profonda. La serie è stata apprezzata in tutto il mondo, compresa la Russia stessa.
“Swiss Army Man – Un amico multiuso”
Cosa deve fare un attore per costringere il suo pubblico a non associarlo per sempre al personaggio che lo ha reso famoso? Una soluzione potrebbe essere la morte. Quindi interpretare il ruolo di un cadavere. Un morto. Ed è stato proprio quello che ha deciso di fare Daniel Radcliffe in una interpretazione magistrale. Recitare il ruolo di un cadavere non e’ ne semplice, ne alla portata di tutti, ma Daniel riesce a superare anche questo esame nel migliore dei modi. Nel “Swiss Army Man – Un amico multiuso” i morti possono parlare, sparare ed essere usati come utensili dalle mille funzioni. Suona strano? Proprio così! Il film è pieno di momenti assurdi, ma geniali. Di cosa parla? Dell’amore, dell’amicizia e dell’accettazione di se stessi. Ne consigliamo vivamente la visione.
“The Woman in Black”
Un classico horror stile gotico sui fantasmi, ambientato in Inghilterra nei primi anni del ‘900. Subito dopo le prime apparizioni nelle sale cinematografiche, quasi tutte le recensioni vennero intitolate “Harry Potter e la Casa Stregata”, ironizzando sulla particolare evoluzione che Hogwarts aveva avuto e su come fosse cambiato. Ovviamente tali commenti canzonatori erano stati preventivati, alla luce della popolarità internazionale di Harry Potter unito alla decisione di lanciare nelle sale cinematografiche questo film pochi mesi dopo l’uscita dell’ultimo capitolo dalla famosa saga Però Daniel Radcliffe si è reso artefice di una interpretazione memorabile e tutti i fan della vecchia Inghilterra hanno ricevuto un nuovo film da guardare. Niente male.
“Horns”
La prima cosa da sapere sul film è che si tratta dell’adattamento cinematografico di un romanzo scritto dal figlio di Stephen King. Il figlio porta il cognome Hill per non essere associato al famosissimo padre, ed è piuttosto bravo. Provate a leggere qualche suo libro, quando avete del tempo libero. Il film è basato su un romanzo horror, dove il protagonista, dopo una notte passata ad ubriacarsi e compiere atti blasfemi, si sveglia con un paio di corna in testa. Queste corna gli conferiscono dei superpoteri, ma tutto il suo paese ha paura di lui. Intrigante, vero? Ad interpretare il protagonista c’è sempre il nostro amico Daniel.
“Giovani ribelli – Kill Your Darlings”
Bellissimo viaggio all’interno di un movimento giovanile internazionale degli anni ‘50 chiamato Beat Generation (noto anche come Beatnik) nato negli Stati Uniti e che ha influenzato la cultura di tutto il mondo per ben tre decenni. Il beat trovo’ la sua espressione in campo artistico, poetico e letterario influenzando al tempo stesso anche il mondo musicale e del cinema. I più famosi scrittori beat americani furono: William S. Burroughs, Jack Kerouac, Allen Ginsberg, i quali rappresentarono la necessita’ di avere liberta’ nella creativita’, nei sentimenti e nell’arte. Fu proprio il movimento beat a criticare per primo il consumismo e la cultura commerciale, oggetto della trama di questo film. Daniel Radcliffe interpreta Allen Ginsberg e torna ad indossare occhiali, molto simili a quelli che lo hanno reso famoso nel personaggio di Harry Potter!
“Rosencrantz e Guildenstern sono morti”
Rosencrantz e Guildenstern sono due personaggi minori della tragedia Amleto di William Shakespeare. Sono due vecchi amici del protagonista e a volte non sanno neanche distinguersi: chi fra i loro due è Rosencrantz e chi è Guildenstern. L’indimenticabile duo di Timon e Pumbaa del cartone “Il re leone” è stato ispirato proprio da questi due personaggi del teatro dell’assurdo, nati dalla penna del famoso scrittore inglese Tom Stoppard, il quale ha creato una tragicommedia “Rosencrantz e Guildenstern sono morti”, nella quali i personaggi parlano degli eventi di “Amleto” cercando di capire il perché delle cose. L’opera è considerata un classico. A distanza di cinquant’anni dalla prima messa in scena del testo dell’opera di Stoppard “Rosencrantz e Guildenstern sono morti” il teatro Old Vic di Londra decise di proporre nelle proprie sale una rivisitazione in chiave moderna dell’opera con le interpretazioni di Daniel Radcliffe e Joshua McGuire. Alla luce del successo ottenuto, si decise di farne una versione cinematografica per tutti gli amanti del Teatro, visionabile on line. Essere nel piu’ classico dei teatri londinesi, con tutta la sua magica atmosfera, senza uscire di casa, mica male!